State per iniziare la vostra attività di email marketing e vi rendete conto di non avere un ricco database di contatti. Cosa fare? Li acquistate o forse è meglio di no? Secondo la nostra esperienza l’acquisto massivo di indirizzi email è uno spreco di soldi!
Comprare indirizzi email: è la cosa giusta da fare?
Cosa fate tutti i giorni quando la vostra casella di posta si riempie di messaggi? La maggior parte delle persone seleziona tutto e cestina; questo è ciò che succede se comperate indirizzi mail, per quanto le aziende che li vendono assicurino che sono di alta qualità.
Il nostro consiglio è quindi quello di non comperare indirizzi email, ma di cercare di costruire un database vostro di clienti che vi conoscono e sono consapevoli di ricevere le vostre offerte dirette. Se proprio volete comprare indirizzi email dovete essere consapevoli di ottenere una resa irrisoria!
Perché è meglio un database di email creato da noi stessi e non acquistato?
Il vantaggio di avere un database segmentato e mirato è quello di offrire un’offerta specifica a clienti o potenziali clienti che sono o potrebbero essere davvero interessati al nostro servizio.
Le newsletter sono uno strumento valido per fidelizzare clienti già acquisiti attraverso sconti, tessere fedeltà e la condivisione di contenuti di qualità.
L’invio di email non deve però avere solamente finalità economiche, ma può e deve essere un modo per dialogare, presentare prodotti o idee per utilizzarli.
È nel tempo che testiamo la validità dello strumento, perché dobbiamo essere in grado di controllare se c’è riscontro nell’invio e che tipo di riscontro. Non sempre poi l’invio di una newsletter corrisponde ad un aumento immediato delle vendite, ma ricorda al cliente che ci siamo.
Un aspetto che spesso viene sottovalutato è la questione della privacy. Il fatto che un cliente autorizzi dei siti a vendere i suoi dati, innesca un meccanismo a catena che non tutela affatto l’ultimo utilizzatore che di solito compera dati e non ha comunque un’autorizzazione scritta per poterli usare.
Non trascurate inoltre la possibilità di essere segnalati come spammer, rischiando il blocco della vostra piattaforma di invio newsletter.