“There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about”
(“Nel bene o nel male purché se ne parli”), diceva Oscar Wilde nel “Il Ritratto di Dorian Gray”.
Niente di più attuale nel mondo della pubblicità e della comunicazione in generale. Quante volte abbiamo sentito di spot ritirati perché offensivi verso questo o quello, come ad esempio le varie pubblicità della Patatina Amica Chips, che dal 2006 vengono censurati e puntualmente ritornano in versioni nuove… Sempre a far parlare di sé. E non è proprio quello che volevano i committenti?! Certo che sì!
Press Release: la stesura del contenuto
Come può far parlare di sé la mia azienda? Che messaggio faccio passare? Come lo faccio sapere? Il modo più semplice è parlare con il mondo esterno attraverso un comunicato stampa, cioè una presentazione chiara e concisa rivolta a giornalisti e mezzi stampa che li tiene informati su cosa sto facendo. Ho usato il termine “semplice”, ma tanto semplice non è in quanto parole e foto devono essere scelte accuratamente. I giornalisti sono sommersi da molte notizie e farsi notare talvolta è veramente difficile.
Vediamo qui alcune regole da seguire per scrivere un comunicato stampa efficace:
- Utilizzare un titolo d’impatto, che sia chiaro e corto;
- Concentrare le informazioni più importanti nelle prime righe (chi-cosa-quando-dove e perché);
- Verificare che sia attuale e che contenga notizie aggiornate;
- Formattare il testo in modo semplice e diretto: con il grassetto evidenziare le parti importanti
- Includere foto e video rende più interessante il comunicato;
Press Release: la divulgazione
Una volta steso il comunicato, bisogna diffonderlo e monitorarlo. A chi? In che modo? Un tempo, il comunicato stampa era cartaceo e si diffondeva nel metodo più veloce che c’era a disposizione: il fax (preistoria!!) E poi bastava alzare la cornetta e chiamare il giornalista per sapere se aveva ricevuto il fax e farci due chiacchiere, creando un contatto diretto e aumentando la probabilità di ottenere attenzione. Oggi, il comunicato prende strade decisamente più moderne: blog, forum e social network, per raggiungere il maggior numero di persone interessate possibile, in minor tempo e con minori costi.
L’evoluzione comunicativa inoltre è data dalla possibilità di monitorare in real time la resa della nostra comunicazione. In termine tecnico si parla di sentiment, ciò che si dice su internet di un brand. Esistono infatti molti strumenti per scandagliare la rete e sapere se qualcuno sta parlando di noi e in che termini lo stà facendo. Verificare quale esito ha avuto il lancio del comunicato e scegliere se modificare il tono o rincarare la dose per migliorare la propria brand reputation.
Riccardo Scandellari (Informatico, giornalista e consulente marketing per i nuovi media) su skande.com scrive:
“L’importanza di questi software è nota, controllare le conversazioni che ci riguardano, che riguardano le aziende che seguiamo o gli argomenti su cui dobbiamo rimanere informati è diventato un elemento imprescindibile di ogni strategia di web marketing o di comunicazione online. Le aziende e le persone devono rimanere in ascolto di tutto quello che viene detto in rete, perché da quell’ascolto si potrà intervenire per gestire le crisi e contenere sul nascere problemi che potrebbero danneggiarci nella reputazione e farci perdere clienti.(…)”
Anche la nostra Agenzia, nella gestione di un evento organizzato alcuni mesi fa, ha utilizzato principalmente comunicati stampa e social media per la sua promozione, intercettando gruppi di interesse sull’argomento e stabilendo legami “ad hoc”. L’attività di ufficio stampa è un lavoro complesso che fa leva molto spesso su legami creati e coltivati nel tempo. La notizia “bomba” non esiste, è il modo e il tono con la quale la comunichi che fa la differenza e la rende tale… professionisti come noi possono aiutarti in questo!