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La potenza del Direct Email Marketing4 min read

I canali online per sviluppare i rapporti commerciali di un’azienda comportano l’utilizzo di molti strumenti che si integrano tra loro per strutturare strategie di web marketing complesse. Del web marketing per le PMI in generale ne abbiamo già parlato, ma oggi vogliamo riporre l’attenzione su uno strumento in particolare: il Direct Email Marketing, quello che noi conosciamo più semplicemente come l’invio di newsletter.

I canali online per sviluppare i rapporti commerciali di un’azienda comportano l’utilizzo di molti strumenti che si integrano tra loro per strutturare strategie di web marketing complesse.

Del web marketing per le PMI in generale ne abbiamo già parlato, ma oggi vogliamo riporre l’attenzione su uno strumento in particolare: il Direct Email Marketing, quello che noi conosciamo più semplicemente come l’invio di newsletter.

La newsletter è un ottimo strumento per portare traffico al tuo sito, ma prima di cantarne le glorie vediamo alcuni dati di utilizzo.

Direct email marketing: ecco alcuni dati

In Italia ogni utente riceve in media più di 30 messaggi email al giorno, quindi per non incorrere in troppa distrazione in momenti non idonei, molti utenti si sono creati più di una casella di posta, appositamente per tematiche differenti (lavoro, svago, famiglia, etc…).

L’account più diffuso è quello marchiato Google, ovvero Gmail, con i suoi 16 milioni di clienti sul mercato, seguito da Hotmail con 12 milioni e il gruppo Libero, Wind, IOL con 11 milioni.

L’82% degli internauti è iscritto almeno ad una newsletter e la reputa il miglior strumento per restare in contatto con un brand. Nel momento in cui sceglie di iscriversi, sceglie anche di fidarsi, perciò se ne deduce che la tendenza degli italiani nella scelta d’acquisto online, o di recarsi in un punto vendita, spesso parte proprio dalla ricezione di queste email.

Direct email marketing: profila sempre il database

Per non generare scontento in un utente che ci ha affidato la sua fiducia è molto importante profilare dettagliatamente un database, in modo che questo riceva solo email con messaggi di suo interesse. E quando si leggono tutti questi messaggi? In ogni momento della giornata e in contemporanea con mille altre azioni: sul lavoro, dal divano, in fila, in viaggio e persino alla toilette. Spesso, se non sono legate ad un indirizzo di lavoro, questi messaggi vengono analizzati nei tempi morti.

È necessario generare un database di contatti personalizzato e targettizzato minuziosamente per poter inviare email con messaggi differenti in base alle caratteristiche del ricevente. Indispensabile è avere sul sito un’area d’iscrizione, in modo da raccogliere dati relativi ai potenziali clienti del vostro business. Un aiuto per farsi rilasciare indirizzi dai visitatori è rilasciare un qualcosa che potrebbe interessare il cliente (una guida utile, un codice promozione etc…)

Direct email marketing: la soluzione vincente

Per formulare un Direct Email Marketing vincente, ma soprattutto per questioni di trasparenza, è buona abitudine attenersi ad alcune regole aziendali:

  • l’indirizzo si può usare solo se l’utente ha prestato l’esplicito consenso
  • l’uso dei dati deve essere chiaramente comunicato nel form di iscrizione
  • la documentazione del consenso deve essere archiviata e facilmente reperibile per eventuali controlli
  • la revoca del consenso deve essere facilmente accessibile.

Una metodica per trarre beneficio dall’email marketing coinvolge 5 passaggi, ovvero osservare, pianificare, realizzare, verificare e ottimizzare.

  1. Osservare: per ottenere i migliori risultati è basilare conoscere i propri clienti. Il primo contatto che abbiamo con loro lo avremo tramite il form di iscrizione. Per non tediare il nostro utente, in questo primo form solitamente si chiedono solo le informazioni principali e si crea una situazione successiva per indagare su altre informazioni aggiuntive.
  2. Pianificare: per coltivare un rapporto con il nostro contatto si possono offrire offerte per festeggiare insieme determinate festività in calendario  e integrarle con qualche promozione slegate da ricorrenze ma che parlino di novità in azienda. O offrirgli consigli su qualche prodotto. Non dimentichiamoci di inserire il tasto per la condivisione della nostra newsletter: se gli argomenti sono interessanti il nostro contatto potrebbe aiutarci a diffondere il verbo fornendoci altri contatti.
  3. Realizzare: la newsletter deve essere di facile comprensione e soprattutto deve sapere convertire!
  4. Verificare e ottimizzare: ogni invio ci fornisce molti dati per ragionare sulle scelte successive. Utile è tracciare gli elementi che vogliamo monitorare all’interno della newsletter e fissare gli indicatori di performances con cui confrontare l’andamento dei risultati. Ma non esiste una formula magica: l’unico modo è testare, testare, testare.

Direct email marketing: engagement del database

È utile, infine, monitorare quali contatti sono attivi e quali no, per poi classificarli in gruppi divisi per utenti che “Non hanno mai aperto”, che “non aprono più”, “nuovi contatti, “nuovi contatti che aprono, ma non cliccano”, “Cliccatori”, ecc… In base a questi risultati si può decidere se impostare politiche di riattivazione contatti dormienti, o di eliminazione.

Bene caro lettore, l’articolo finisce qui. Facci sapere se questo articolo ti è stato utile per risolvere i tuoi dubbi sul Marketing Funnel.

Queste sono solo alcune accortezze da adottare per creare la tua newsletter vincente. Se hai bisogno di altri consigli o semplicemente stai pensando di inserire questo potente strumento nel tuo piano aziendale di web marketing, non esitare a contattarci. Sarà un piacere analizzare il tuo caso per darti i migliori consigli.

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