È questo il periodo ideale per le PMI italiane, per dare uno sguardo al di fuori dei confini nazionali: sono stati infatti realizzati 105 sportelli dedicati all’internazionalizzazione, presso le Camere di Commercio nazionali. Le PMI potranno essere supportate da un team di esperti, e saranno messi a disposizione 10 milioni di Euro, dal Ministero dello Sviluppo Economico. Finalmente, dopo la scarsa attenzione dimostrata dalle Istituzioni, verso il coinvolgimento delle PMI all’estero (difetto che si è trovato anche a livello Europa), queste nuove azioni segnano un sostanziale passo avanti verso lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese.
Internazionalizzazione: come cogliere questa opportunità
Internazionalizzarsi non significa soltanto “delocalizzare”, ma soprattutto significa “riconfigurare”: è necessario affrontare i mercati emergenti con apposite strategie commerciali e di marketing, che vanno dalla gestione del presidio diretto, all’adeguamento del prodotto per i nuovi mercati. Vediamo nel dettaglio come avviene questo processo.- Localizzazione: garantire un presidio diretto attraverso nuove sedi, e creare adeguate reti commerciali.
- Conversione: adattare il prodotto ad un nuovo mercato non significa snaturarlo, ma semplicemente adeguare l’offerta e la comunicazione, alla domanda specifica.
- Identità: andare fieri della propria storia ed identità significa per le PMI, esportare la qualità del prodotto italiano; il Made in Italy è ormai un plus consolidato e riconosciuto in tutto il mondo.