La brand identity è l’insieme di codici visivi e testuali, che hanno il compito di rendere riconoscibile l’azienda. Il logo deve essere coerente con gli obiettivi strategici dell’azienda; obiettivi che cambiano inevitabilmente nel corso degli anni. Il logo in realtà non si cambia, ma si evolve insieme all’azienda.
Così come si evolve la società in cui viviamo, e di cui anche il nostro target fa parte: grazie all’avvento del web come parte integrante della nostra vita, l’attenzione del consumatore è notevolmente cambiata, rispetto anche a solo 5 anni fa.
Brand Identity: alcuni esempi
L’inarrestabile evoluzione che coinvolge l’immagine di un’azienda, è un processo graduale e molto delicato, perchè gioca con l’emotività dei consumatori. Un esempio di totale stravolgimento del logo (decisamente accolto con positività), viene dalla Apple: già nel ’77 la mela rimpiazzò il logo precedente, raffigurazione di Newton.
La Fiat, abbandonato lo stile art nouveau dei primi anni, ha affinato il logo degli anni ’30, stringendo e allungando il lettering rispetto al logo precedente.
Interessante anche notare l’evoluzione dei loghi della RAI: abbandonate le forme geometriche anni ’90, che distinguevano i canali della rete, arriva la farfalla con volti umani che inaugura l’inizio del XXI secolo. Nel 2010, in corrispondenza del passaggio al digitale terrestre, la farfalla viene sostituita dalla geometria semplice che vediamo oggi.
Un’altra interessante evolution story viene da Barilla: abbandonate le linee rigide dei primi del ‘900, si passa a lettering con grazie; elemento che viene abbandonato a partire dagli anni ’70, dove si delinea l’attuale identità del marchio.