Stai pensando di aprire il tuo ecommerce durante questa pandemia Coronavirus? La domanda online sta raggiungendo picchi inimmaginabili in questo periodo di quarantena prolungata.
L’isolamento porta le persone a cercare online l’approvigionamento e a sfogarsi nello shopping online che è l’unica forma d’acquisto possibile.
Roberto Liscia, presidente di Netcomm, brand che associa le principali aziende di commercio online in un’intervista rilasciata a Forbes dice:
“Abbiamo condotto una ricerca lampo su 200 dei nostri associati scoprendo che il 75% degli acquirenti da siti di e-commerce non lo aveva mai fatto prima. Quindi si tratta di nuovi utenti che, si spera, porteranno in alto la percentuale di oggi. Solo il 7% degli acquisti in Italia viene eseguito online, contro il 30% della Gran Bretagna”.
Stanno cadendo importanti barriere all’acquisto online nonché ai pagamenti digitali anche per un pubblico italiano che è sempre rimasto restio ad usare la moneta elettronica.
Gli operatori della filiera del commercio elettronico stanno registrando una crescita spropositata rispetto alla domanda e tu invece sei fermo con i fatturati perché non hai ancora un e-commerce. Quindi cosa fai?
Corri immediatamente ai ripari e inizi a strutturare ora il tuo e-commerce privato.
Ecco! Proprio quello che ti sconsigliamo di fare (nonostante realizzare ecommerce sia parte del nostro lavoro). Lascia perdere adesso. Non è questo il momento.
Ecommerce e Coronavirus
Non pensare che l’ecommerce sia la panacea per risolvere le tue sorti, anche il mercato italiano dell’e-commerce vive gli impatti dell’emergenza Covid-19, tra settori in pieno boom come il food e l’elettronica (legata alle esigenze da smart-working e scuola a distanza ) e altri che frenano come cosmetici e abbigliamento (acquisti non necessari che gli italiani tendono a posticipare) .
Nonostante la crescita delle vendite online, il trend degli ecommerce che chiudono dopo il primo anno (massimo due) dalla loro messa online non si arresta. Sono circa 3 su 5. Perché?
Ti sembrerà un paradosso quello che ti stiamo dicendo, qualcosa di controtendenza rispetto a quello che hai letto ovunque, ma fidati: esistono altre soluzioni per vendere online senza avere un e-commerce improvvisato dettato dall’urgenza del momento.
Se non sei un’azienda molto strutturata e con risorse umane estremamente versatili e smart, come ce ne sono poche in Italia, aspetta tempi migliori. E anche se hai queste caratteristiche, sii cosciente che ti stai buttando in un’opera titanica dove la parola urgenza è più un pericolo che un’opportunità.
Scegliere il partner giusto, preparare il materiale, formare il personale, accordarsi con le logistiche…non è un buon momento per caricarsi di queste incombenze che si andranno ad aggiungere a tutti i problemi di una vita aziendale già in regime di stress.
Cosa significa strutturare un e-commerce
Disegnare un ecommerce è davvero semplice con gli strumenti che abbiamo a disposizione oggi. Ma è anche la cosa meno importante in un progetto di vendita online.
Diffida da chi ti propone un E-commerce a poco prezzo, ti sta nascondendo i veri costi.
La grafica d’impatto non basta per portare un utente all’acquisto. Ci vogliono professionisti delle tecniche di vendita online. E ci vogliono idee ben chiare e una strategia marketing studiata a tavolino.
Supponiamo che sei a casa e hai tempo di preparare tutto il materiale da fornire al web designer, immagini, schede prodotto, testi…e poi hai anche tempo di pensare alla logistica, ai pagamenti, al servizio customer care, gestione resi, etc…
Se riesci a fare tutto ciò da solo hai dei superpoteri. Ma ipotizziamo che tu li abbia e ciò sia fattibile.
Noi possiamo crearti il tuo e-commerce proprietario in pochissimo tempo. E poi?
La piattaforma sarà pronta ma dove si trovano i clienti da portare all’acquisto? Il tuo sito è nuovo e, già Google ha bisogno di tempo per conoscerti e mostrarti nei risultati di ricerca, figurati quanto tempo ci vorrà per accaparrati la fiducia di un nuovo cliente. Senza pensare alla concorrenza che già è conosciuta nelle vendite online.
Allora decidi di fare delle avvincenti Campagne Google Ads per farti conoscere un po’ di più da nuove persone. Campagne che generano un sacco di clic perché fatte divinamente, ma che difficilmente convertiranno in un’acquisto.
Ecco, oltre ad essere in un momento di calo fatturato dovuto al Coronavirus, all’investimento per l’ecommerce ora dovrai sommare anche quello per la pubblicità.
Peccato che, anche quei soldi andranno sprecati se non hai un piano strategico basato sui dati alle spalle. Sicuramente qualche vendita arriverà se il lavoro è fatto bene, ma senza una visione chiara degli obiettivi la maggior parte del budget andrà buttato.
Sei nuovo nella vendita online, il tuo cliente-tipo, buyer personas, non lo conosci ancora. L’acquisto online ha leve differenti rispetto all’offline. Magari genererai nuovi contatti, ma saranno contatti freddi, andranno corteggiati e incentivati prima che arrivino all’acquisto. Il funnel marketing serve a questo.
Online vince la comunicazione omnichannel
Quando avrai capito a chi rivolgere le tue comunicazioni, dovrai riflettere su dove si trova il tuo cliente. Che piattaforme usa, come si comporta digitalmente? Definito dove comunicare sarà più chiaro impostare anche i budget da dedicare alle varie piattaforme o ai social.
Online le abitudini cambiano repentinamente. Si inseriscono nuovi competitors, cambiano gli algoritmi di Google ma anche dei social, emergono nuovi canali di ricerca come LinkedIn , Instagram , Tik Tok, etc…
Alla fine di questa difficile sfida vinceranno le marche che sapranno svolgere veramente un’attività omnicanale.
Cosa puoi fare se non hai un’ecommerce?
- Affidarsi a Marketplace: i guadagni sono inferiori ma sicuramente sono già conosciuti, indicizzati e hanno già la fiducia del pubblico. Con abbonamenti di pochi euro potrai smettere di usarli quando vorrai, o decidere di tenerli attivi come integrazione al tuo ecommerce. Eviterai di accollarti così molti investimenti economici e di risorse umane.
Abbiamo approfondito il discorso tra e-commerce o marketplace analizzando le dinamiche di entrambi in un articolo precedente e abbiamo parlato dei vantaggi di vendere su Amazon in un’altro articolo - Social Network, Whatsapp Business, Newsletter …sono tutti canali che le persone stanno utilizzando massivamente e dove puoi mostrare i tuoi servizi/prodotti, coccolando i clienti
- Organizzarti per consegnare la merce a casa con corrieri o con facchini, se il tuo pubblico è locale.
- Organizzzarti con pagamenti digitali, Carte di credito, Satispay, etc…
- Iniziare a pensare al tuo prossimo ecommerce.
Ricapitolando le nostre riflessioni su Ecommerce e Coronavirus:
Prevedere il varo di un ecommerce proprietario per un futuro non troppo lontano è la scelta vincente, anche perché continuiamo a sostenere che le vendite online andranno sempre crescendo, e comunque l’ecommerce è un punto di contatto fondamentale con il consumatore, anche solo per relazionarsi con il brand e informarsi sui prodotti.
Ma non avere fretta. Il tuo ecommerce deve anche convertire e generare parte del fatturato della tua azienda.
Meglio fermarsi un’attimo e costruire prima un progetto su basi analitiche e strategiche.
Avrai capito che ci sono molte cose da fare prima di partire, dalla valorizzazione del brand, alla scelta delle nicchie di mercato, alla definizione dei budget, al piano editoriale e ai contenuti in ottica SEO, alle strategie commerciali cross-channel, nonché la formazione del personale che dovrà gestire il negozio online.