Michele Alessi, Amm. Delegato della Alessi spa, azienda leader dell’Italian Design innovativo, racconta al CorriereDellaSera.it:
“Ho grande rispetto per il lavoro, uno degli strumenti necessari a costruire la nostra identità”
L’iniziativa intrapresa dalla Alessi ha fatto parlare molte testate giornalistiche: invece di chiedere la cassa integrazione per i 340 lavoratori dello stabilimento di Crusinallo, Alessi pagherà i dipendenti per fare lavori socialmente utili per il paese che ospita lo stabilimento.
L’85% dei lavoratori ha detto sì: in questi mesi estivi quindi, in corrispondenza al forte calo della produzione, gli operai Alessi saranno impegnati a ridipingere le scuole pubbliche del paese, tenere puliti lungolago, parchi e sentieri, e dedicarsi all’assistenza agli anziani.
Brand Reputation: un potere mostruoso
L’iniziativa è, visti i tempi, più unica che rara, ed è un esempio a livello nazionale: anzichè usufruire indiscriminatamente dello strumento “cassa integrazione”, si pagano i dipendenti per mansioni utili al territorio che ospita lo stabilimento, con benefici sia a livello locale che della collettività.
Se vogliamo analizzare la situazione dal punto di vista del Marketing, possiamo dire che l’azienda Alessi, sfruttando indirettamente uno degli aspetti più negativi della crisi economica, e cioè la mancanza di occupazione, lancia un messaggio positivo in generale, e migliora la brand reputation dell’azienda…più semplicemente fa parlare di sè.
E voi che ne pensate? Alessi ha fatto bene a lanciare questa iniziativa?