
Piano editoriale social in 3 mosse
- Posted by Forlani Studio
- On 26 Giugno 2017
- Content Marketing
Fare content marketing è ormai una realtà sempre più diffusa, specialmente nel mondo dei social e digital. Tuttavia capita spesso di trovarci in situazioni in cui, in assenza di un buon piano editoriale social, è difficile trovare nuove idee per gli articoli da pubblicare, e molto spesso blog e pagine aziendali vengono lasciate andare alla deriva.
Vi siete mai chiesti qual è una delle ragioni principali di questi insuccessi? Come potete essere sicuri di avere sempre nuovi argomenti di cui parlare?
Per rispondere a queste domande partiremo da un semplice esempio, che tutti voi avrete certamente sperimentato nella vostra vita quotidiana. Tutti abbiamo avuto uno o più diari scolastici sulla quale annotavamo gli orari delle lezioni, le materie da studiare e i compiti da fare ogni giorno.
Allo stesso modo dovrete definire un diario per il vostro business, in cui definire il pubblico a cui volete rivolgervi, gli argomenti che volete trattare e infine, cosa non meno importante, pianificare i contenuti da pubblicare.
Contenuti
Per poter iniziare con un Piano Editoriale, dovrete aver ben chiari gli obiettivi aziendali e stabilire i ruoli delle persone che prenderanno parte alla realizzazione del progetto. Attraverso un breafing tra tutti i componenti dell’azienda, avrete la possibilità di definire le azioni da intraprendere, e di scegliere come comunicarle al vostro pubblico.
In particolare nel breafing si dovranno stabilire:
- Settore di riferimento e principi su cui si fonda il Brand. In quale settore merceologico si vuole posizionare l’azienda? Qual è la sua mission aziendale?
- Quali sono e che caratteristiche hanno i prodotti e i servizi offerti.
- Target a cui indirizzare il prodotto/servizio. Andrà prevista un’analisi dei comportamenti e dei gusti dei consumatori, in modo tale da individuare un potenziale avatar e adattare ad esso il tone of voice del brand, e la scelta dei social media da presidiare.
- Punti di Forza e Debolezze del Brand. I punti di forza vanno comunicati con efficacia, mentre i punti deboli devono esser tenuti sotto controllo per sapere dove possono svilupparsi problematiche (Attraverso il feedback dei consumatori cercate di capire su quali aspetti della vostra azienda è più opportuno lavorare).
- Analisi dei Competitor. Osservare i competitor risulta un vantaggio, può fornire vari spunti da tenere in considerazione per la propria strategia, ovviamente senza copiare, ma anzi per differenziarsi e innovare.
- La scelta dei canali social. Non tutti i Social Media sono adatti per un’azienda. In base al tipo di prodotto/servizio e target di riferimento, sarà più indicato un social piuttosto che un altro, tenete in considerazione che ogni social network ha le sue caratteristiche e soprattutto un pubblico di riferimento specifico.
Dopo il breafing, è necessario definire almeno 5 parole chiave che raccontano il Brand, così da avere dei riferimenti esatti durante la successiva fase di creazione dei contenuti, che il piano editoriale veicolerà attraverso i social media nel modo più efficace possibile.
Come possiamo ricercare le keyword che hanno a che vedere con il nostro brand?
Uno strumento molto utile in questo caso è SEMrush che permette, inserendo nella barra di ricerca la parola chiave interessata, di ottenere per volume di ricerca le parole chiave corrispondenti.
Se per esempio la vostra azienda opera nel settore Food. Ecco le keyword che non dovete sottovalutare:
Una volta scelte le vostre parole chiave, prima di stilare un piano editoriale, non vi resta che conoscere le conversazioni in rete che avvengono intorno ad esse. Un tool di facile utilizzo è Tagboard, che permette di monitorare le conversazioni sul web intorno al tuo brand e sapere quali contenuti riscuotono più successo . Inoltre, attraverso questo tool è possibile creare una board con un topic particolare e mantenersi costantemente aggiornati.
Sfruttando ancora l’esempio precedente, se la vostra azienda operasse nel settore food, questi sarebbero i risultati:
È giunto il momento ora, in base alle parole chiave e ai gusti del target di riferimento, di creare i contenuti. Dovrete creare dei topics che possano essere recepiti con entusiasmo, l’obbiettivo è quello di organizzarli al meglio nel vostro piano editoriale al fine che questi possano essere condivisi dal target che avete definito, ottenendo così il maggiore engagement possibile.
Ma quali contenuti scegliere?
Secondo i trend di questi ultimi anni e di quelli futuri, i contenuti che acquisteranno sempre più consenso fra il pubblico, sono i contenuti visual. I video e le immagini, nel 2016 hanno ottenuto un coinvolgimento del 65% in più rispetto ai contenuti testuali, e generano un numero di condivisione nettamente superiore.
Non dimenticatevi mai di adattare le dimensioni delle immagini ai diversi social network. Per farlo potete ricorrere a Landscape, che permette di ottimizzare le immagini previste nel tuo piano editoriale secondo i social media in cui saranno pubblicate.
I contenuti condivisi devono essere però vari e di diverso tipo, quindi cercate di integrare il visual con articoli informativi. A esempio, per uno storytelling aziendale efficace, è bene raccontare di quello che accade nell’azienda: i nuovi traguardi raggiunti, nuove partnership, eventi organizzati, etc…
Altresì potrete cercare di rivolgere direttamente domande al vostro pubblico su che tipo di prodotto preferisce e quali novità si aspetta di vedere, oppure, ancora meglio, potrete condividere le opinioni dei clienti che hanno usufruito del vostro prodotto/servizio.
Tutte queste sono semplici idee che possono diventare la base da cui partire per sviluppare il vostro piano editoriale.
Pianificazione e calendarizzazione
Bene, ora avete scelto l’audience da coinvolgere e i diversi contenuti da sviluppare, ma non è finita, è giunto il momento della calendarizzazione. In fase di programmazione dei contenuti, è necessario tenere a mente tre cose: la scelta dei giorni, gli orari di pubblicazione, la frequenza di pubblicazione.
Un programma efficace che consigliamo, per poter gestire facilmente la pubblicazione dei vostri articoli, è Google Calendar.
La scelta degli orari e dei giorni sui quali costruire il nostro piano editoriale per i social media, va effettuata tenendo a mente le caratteristiche del nostro target, le sue abitudini, ad esempio in base al Paese in cui si trova.
Ecco un esempio di calendarizzazione dei contenuti utilizzando Google Calendar:
Per quanto riguarda gli orari italiani, la diffusione é massima nella fascia oraria compresa tra 8:00 – 9:00, nel pomeriggio tra le 13:00 e le 16:00, infine la sera dalle 21:00 alle 22:30.
Tenete in considerazione che gli orari indicati non devono essere seguiti alla lettere, la cosa migliore che dovete cercare di fare sono dei test prima di stabilire le scadenze fisse nel calendario editoriale.
Anche in questo caso, l‘elemento fondamentale è l’analisi del vostro target di riferimento, cercate di capire quali sono le fasce orario in cui essi sono più attivi in modo da ottenere il miglior engagement.
Lo stesso principio va applicato alla frequenza di pubblicazione, dovrete tenere conto del tipo di brand e dei social media su cui decidete di pubblicare. Prendendo ad esempio in considerazione un brand nel campo dell’editoria: è bene che pubblichi almeno 3 o 4 volte al giorno su Facebook, mentre su Twitter dovrà avere una frequenza nettamente superiore come 20-30 tweet al giorno.
Ultimi suggerimenti utili per il tuo piano editoriale
Per poter avere il massimo dei benefici da un calendario editoriale, dopo aver pianificato e programmato i post sui vostri social, dovrete cercare di monitorare l’attività e il tipo di coinvolgimento che c’è stato da parte dei followers del brand.
È aumentato traffico verso il sito web? Quante condivisioni e commenti ha suscitato quel determinato contenuto?
In caso di e-Commerce è possibile verificare se ci sono stati acquisti, soprattutto se sono state pianificate delle campagne advertising su piattaforme come Facebook e Twitter.
Sviluppare un piano editoriale è una strategia che oramai non è più da sottovalutare perché è parte integrante di un piano strategico di social media marketing e di web marketing.
Coinvolgere le persone con un messaggio e contenuto giusto è un modo per avere cura non solo del proprio pubblico, ma anche della propria azienda.
Cari content creator, speriamo che l’articolo vi possa essere stato utile per definire il vostro piano editoriale, avendo cosi sempre contenuti freschi da pubblicare sui vostri social.
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Fonte: SemRush